Amici lettori, apriamo la settimana all’insegna dell’horror. Con la recensione di oggi, infatti, voglio parlarvi di un romanzo intitolato “La chiesa del diavolo” di Frank Tysell.
Il romanzo è ambientato in Nebraska, e più precisamente nella cittadina di Vill Creek. Il prete locale è appena stato trasferito e la comunità è rimasta temporaneamente senza la sua guida. Il male assoluto tenta quindi di affermare la sua presenza e di prendere il controllo del posto. Tutto ha inizio con un macabro rinvenimento: un corpo smembrato inchiodato alla croce della chiesa. Gli abitanti del luogo iniziano ad avere strani comportamenti, il soprannaturale si manifesta con maggiore intensità con lo scorrere delle ore, mentre una misteriosa presenza demoniaca rivendica la sua supremazia. Ad occuparsi di questo incubo ci sono Martin Bell, lo sceriffo coadiuvato anche dal suo vice, e Miranda Lopez, un medico legale con un conto ancora in sospeso con Vill Creek.
Come prima cosa posso dirvi che ho trovato il romanzo estremamente coinvolgente e trascinante. Il testo ha un ritmo serrato, incalzante, è un continuo susseguirsi di colpi di scena e l’apoteosi la si raggiunge nei capitoli finali. Frank Tysell è un bravissimo narratore, ha saputo ricreare in maniera ottimale la tipica atmosfera della provincia americana. È quasi come se il lettore camminasse per davvero per le strade e per i boschi di Vill Creek. I personaggi del libro sono molto ben caratterizzati, mi è piaciuto come ciascuno possegga le proprie peculiarità e la propria “voce”.
È un horror in piena regola che contiene tutti gli elementi tipici di questo genere: ambientazioni cupe, suspance, scene macabre, manifestazioni demoniache e spettrali, momenti adrenalinici e carichi di tensione. La lettura è molto fluida e ho trovato lo stile dell’autore molto personale.
C’è un altro aspetto degno di nota, il romanzo ha più di 500 pagine (non preoccupatevi, appena lo finirete vi accorgerete che la lettura sarà volata in fretta e che ne vorreste ancora), e questo può essere un’arma a doppio taglio. Un testo lungo permette di sviluppare bene la trama, ma ha diverse insidie poiché lo scrittore può rischiare di perdersi nella storia o dimenticare per strada alcuni elementi. Qui, invece, tutti i pezzi del puzzle si ricompongono alla perfezione.
“La chiesa del diavolo”, insomma, è un romanzo da leggere col fiato in sospeso che mi sento di consigliare a tutti gli amanti del genere e non solo.
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A seguire, la video recensione.
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