Amici lettori, è tempo di una nuova recensione, stiamo parlando di “Maddalena bipolare” di Ornella Spagnulo, Golem Edizioni.
La protagonista del romanzo è Sabrina Zara, una giovane donna affetta da un disturbo bipolare che, durante le sue crisi più profonde, si sente la reincarnazione di alcune figure storiche, tra le quali la Maddalena. Una volta ricoverata in una clinica psichiatrica, la ragazza si innamora del medico che la sta curando, il dottor Guido La Porta. L’uomo subisce il fascino della donna e prova attrazione per lei, pur negandolo anche a se stesso. Una volta uscita dalla clinica, Sabrina continuerà ad essere seguita da questo stesso psichiatra, fino al confronto finale tra i due sui loro reciproci sentimenti.
Il romanzo è scritto in parte in forma epistolare ed è veramente particolare. Mi è piaciuto come la scrittrice faccia calare abilmente il lettore nella mente ossessionata di Sabrina, permettendoci di incontrare i suoi demoni. La malattia, il disturbo sono affrontati in maniera molto realistica, l’analisi psicologica è approfondita. La protagonista stessa è “costruita” in una maniera credibile, nonostante le mille sfaccettature del carattere della giovane.
All’interno del romanzo si trovano anche delle poesie, alcuni versi sono stati scritti dall’autrice (che è anche poetessa), mentre altri sono di Alda Merini, una donna che ha vissuto sulla sua pelle tutto il dolore del manicomio.
La scrittura è diretta, scorrevole (nonostante i pensieri spesso alterati della donna), ha ritmo, è un flusso continuo quando Sabrina ci parla di sé, quando pensa a ciò che vorrebbe dalla vita, quando ci descrive il suo amore per il medico.
È interessante un messaggio che traspare tra le righe del libro e che porta a riflettere sul concetto stesso di follia. Esiste davvero un confine netto tra pazzia e normalità o forse entrambi un po’ ci appartengono?
Vi ricordo che potete trovare “Maddalena bipolare” in formato cartaceo e digitale nei principali stores online o sul sito di Golem edizioni.
