Dieci domande a… Simone Del Fiore

L’intervista vede come protagonista Simone Del Fiore, autore di un romanzo molto particolare che si intitola “Morire ogni notte” (a fondo pagina, come sempre, troverete anche la recensione del libro). Buona lettura.

“Morire ogni notte” – Simone Del Fiore

Come nasce la tua passione per la scrittura?

Penso sia sempre stata una passione latente, purtroppo è uscita fuori solo qualche anno fa. È surreale pensare a quando ho iniziato a scrivere il mio primo romanzo, non ricordo nemmeno come e perché è successo, è strano ma è così, probabilmente neanche credevo di vederlo pubblicato con una casa editrice. Ora invece, per fortuna, questa passione è entrata nel quotidiano, scrivo praticamente ogni giorno.

C’è stato un autore che ti ha formato e/o influenzato maggiormente?

Non saprei dirlo con certezza, ma quando ho iniziato a scrivere ho cercato dei punti di riferimento in Dan Brown e Donato Carrisi. Credo che, incoscientemente, i miei romanzi siano fortemente influenzati da loro due.

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

Più che trovarla diciamo che l’ispirazione la creo, solitamente mi focalizzo su un argomento o un mistero che mi affascina e inizio a pensare a una storia.

Quando scrivi segui una scaletta o costruisci la trama strada facendo?

Non so seguire le scalette, mi annoiano, ho sempre bene in mente la trama e il messaggio dell’opera, conosco l’inizio e ho in mente il finale, il percorso di mezzo è un’avventura che voglio vivere scrivendo. Molto spesso il percorso influisce sul finale prestabilito, è anche questo il bello.

Hai abitudini particolari per scrivere? Orari, luoghi, ecc?

No. Mi capita di scrivere ovunque e in qualsiasi momento, proprio per questo da quando scrivo non rimango mai senza nulla da fare.

Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

Amo sorprendere le persone. Scrivo per chi crede che niente possa più sorprenderli o emozionarli. È anche un modo per avvicinare tutti alla lettura.

Quanto c’è di autobiografico in ciò che scrivi?

Nulla. Scrivo come se fossi un lettore. Mi piace raccontare storie come se fossero un qualcosa di separato da me. Scrivo storie che mi piacerebbe leggere, e quando leggo, come tutti credo, amo esplorare fatti e persone diverse da me e dalla mia realtà.

Quali tematiche ti piace affrontare?

Nei miei romanzi creo teorie che rispondono ai quesiti senza risposta dell’essere umano, cercando di renderle più reali possibili attraverso la storia. I temi ricorrenti nei miei romanzi sono: la mitologia, la simbologia, l’arte e la religione.

Tre aggettivi per descrivere la tua scrittura.

Semplice, magnetica e coinvolgente. O almeno cerco di renderla così.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Al momento ho firmato con due case editrici diverse per la pubblicazione di due romanzi, uno thriller e l’altro horror. Entrambi usciranno nel corso del prossimo anno. Inoltre sto per pubblicare in esclusiva con Kobo Books il mio secondo ebook gratuito sulla piattaforma, che sarà il seguito del primo intitolato “La Gravida”. Scrivo veramente tanto e ho parecchi progetti da presentare agli editori, ma vorrei comunque proporre almeno un ebook gratuito all’anno da mettere a disposizione per i lettori che ancora non mi conoscono.

* * *

Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.