Dieci domande a… Victoria M. Shyller

Oggi conosciamo meglio l’autrice di “Il mistero di Ash. Le indagini paranormali di Fedor Chestel“, Segreti in giallo edizioni.

“Il mistero di Ash” – VIctoria M. Chestel

Come nasce la tua passione per la scrittura?

Innanzitutto, grazie per avermi accolta nel tuo spazio letterario.
La mia passione per la scrittura è innata. Come tutte le passioni. Sin da bambina ho avuto l’abitudine di appuntare ovunque, pensieri e riflessioni. Poi ho cominciato a scrivere racconti brevi ispirati a storie che mi avevano particolarmente colpita e frammenti, pezzi di pensieri scollegati l’uno dall’altro.

C’è stato un autore che ti ha formata e/o influenzata maggiormente?

Ho letto, per studio e piacere, i classici greci e latini. Il periodo del liceo è stato quello che mi ha avvicinata alla lettura. Lì ho scoperto anche i grandi della letteratura italiana e poi, ho scelto il mio “autore del cuore”: Bram Stoker. Ma mi hanno influenzata tutti, in un modo o nell’altro. Le loro reminiscenze mi accompagnano e ispirano.

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

Ovunque, guardandomi intorno. Ma soprattutto dai film, le immagini mi suggestionano molto, come del resto le fotografie. O anche un dipinto.

Quando scrivi segui una scaletta o costruisci la trama strada facendo?

In genere non faccio mai una scaletta, definisco mentalmente dei punti e scrivo di getto. La trama è in parte già nella mente, ma strada facendo mi lascio trasportare dagli eventi.

Hai abitudini particolari per scrivere? Orari, luoghi, ecc?

No. Aspetto il momento giusto. Se non scatta quella che io chiamo “la molla”, non riesco a scrivere.

Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

In realtà non ci penso. Scrivo innanzitutto per gioco e per piacere. Perché mi piace dare forma ai pensieri e alle storie che mi girano per la testa. Ciò che scrivo deve entusiasmare me per prima. Se poi piace anche ai lettori, che sono i giudici indiscussi, ne sono naturalmente felice. Ma la scrittura per me, è prima di tutto, una gratificazione.

Quanto c’è di autobiografico nei tuoi libri?

Poco nelle vicende, molto nei miei personaggi.

Quali tematiche ti piace affrontare?

Mi piace affrontare tematiche legate al genere gotico e horror, quindi: morte, decadenza, paura, tensione, angoscia. Mi piace scavare nella complessità dell’animo umano.

Tre aggettivi per descrivere i tuoi libri.

Oscuri. Nebbiosi. Tenebrosi. O almeno, spero lo siano!

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Sto ultimando le correzioni al terzo racconto che completerà la trilogia introduttiva della mia serie letteraria a puntate “Le indagini paranormali di Fedor Chestel” e che introdurranno una saga vera e propria. I primi tre capitoli verranno raccolti in un’antologia che sto preparando.

* * *

Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.