Quattro chiacchiere con… Massimo Battelli

Amici lettori, torna l’appuntamento con le interviste agli autori. Oggi ho fatto quattro chiacchiere con Massimo Battelli, scrittore di cui vi ho recentemente recensito un romanzo breve. Conosciamolo meglio.

“Diario di un’idiota per bene” – Massimo Battelli

Come nasce la tua passione per la scrittura?

La passione per la scrittura nasce sicuramente come esigenza di affermare la mia presenza in questo mondo, un po’ come dire “Ehi! io sono qui, mi vedi?” Credo che la scrittura sia il modo più rapido ed efficace per esprimersi, soprattutto per un tipo istintivo e frettoloso come me. Mi è sempre piaciuto esprimermi, ho sempre cercato una scusa per farlo. Ho iniziato da ragazzino, recitando alle feste della parrocchia e nei piccoli teatri. Crescendo ho voluto provare la regia teatrale, e ho capito un sacco di cose! La prima è che non sono affatto un tipo egocentrico, e che non ho bisogno di apparire fisicamente per comunicare un emozione. È stato allora che, con grande piacere e con scarsi risultati, mi sono messo a scrivere sceneggiature e piccoli racconti. Ma solo molti anni più tardi ho cominciato a scrivere sul serio: prima non potevo. Credo che per farlo ti necessiti di sviluppare una Narrazione, una tua voce. È stato lì che la Musica e il Cinema si sono abbattuti su di me come un temporale estivo. 

C’è stato un autore che ti ha formato e/o influenzato maggiormente?

Ho incominciato a leggere relativamente tardi, ahahah!, ma sono stato influenzato sicuramente da due cose: l’interpretazione di Robin Williams nell’Attimo Fuggente e i testi del primo Bruce Spingsteen (poi ho scoperto che lui è stato influenzato da Steinbeck, quindi, per la proprietà transitiva sono stato influenzato a mia insaputa da Steinbeck, ahahah!), in quelle canzoni era in grado di raccontare delle storie così vere, così reali. È stato ascoltando i suoi pezzi che è partita in me una nuova vena creativa: lui e Robin William erano riusciti a emozionarmi come nessuno prima l’aveva fatto, e volevo farlo anche io. A proposito di Steinbeck: anni e anni dopo, quando lessi “Al Dio sconosciuto”, di Steinbeck, ebbi una delle più grandi epifanie della mia vita!Quindi ho iniziato a mescolare le passioni per il Cinema e per la Narrativa, e mi sono innamorato anche di Joe Lansdale, di Fante, di Kubrick, di Terry Gilliam, di Douglas Adams, di Connelly, di Murakami.

“Terapeuta del paranormale” – Massimo Battelli

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

Nella vita di tutti i giorni. Mi piace quando sono testimone di una scena, di una qualsiasi scena, perché mi dà l’occasione per chiedermi “e se?”
Mi faccio spesso questa domanda, quando vedo qualcosa, perché la verità è che tutto può cambiare. Tutto può diventare tutt’altro: basta una piccolezza, e quello che sembrava banale diventa incredibile, inaspettato. Spaventoso, oppure comico. Non bisogna mai dare niente per scontato, bisogna sempre aspettarsi di tutto!

Quando scrivi segui una scaletta o costruisci la trama strada facendo?

Solitamente cerco di seguire i voleri dei miei personaggi: non sono troppo severo, con loro. Li lascio fare, li seguo come farebbe un bambino curioso. Credo che la curiosità sia molto importante 🙂
Però mi è capitato di seguire una scaletta! Ed è stato difficilissimo, perché non sono un grande amante delle regole e delle imposizioni. Preferisco andare a  sentimento.

“Il barattolo della maionese e altre 159 laconiche storie” – Massimo Battelli

Hai abitudini particolari per scrivere? Orari, luoghi, ecc?

La mattina! La commistione del primo caffè con la prima sigaretta sviluppa in me una forte vena creativa 🙂 Ma ho scritto anche di notte, per capire che cosa si provasse, e durante le pause di lavoro. Credo che quest’ ultima sia stata esperienze molto formativa, perché spesso non riuscivo a trascrivere ciò che mi bolliva dentro e questo faceva crescere un’esigenza. Un’esigenza con la E maiuscola.

Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

Il mio lettore ideale è senz’altro una persona empatica, curiosa, che non dà mai niente per scontato e che ami lasciarsi trasportare. 

“Quando dormi dove vai?” – Massimo Battelli

Quanto c’è di autobiografico nei tuoi libri?

Il 90%, forse di più: dipende dal libro. Anche le situazioni più folli o incredibili che ho scritto si basano su fatti veri, assolutamente veri. Fatti che ho vissuto in prima persona. Oppure sulle mie paure. O sui miei sogni.

Quali tematiche ti piace affrontare?

La solitudine, senz’altro. Le paure, i rapporti personali. Sono molto affascinato anche dal Mondo Onirico e dalla sottile linea che separa la Sanità Mentale dalla Pazzia.

“La casa dei pupazzi rotti” – Massimo Battelli

Tre aggettivi per descrivere i tuoi libri.

Inaspettato, vero, economico xD

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Quest’estate metterò gratuitamente a disposizione quattro dei miei racconti più o meno lunghi su Amazon: credo che sia un bel modo di esprimersi e di farsi conoscere. In seguito li inserirò in una raccolta insieme a un quinto racconto lungo/romanzo breve che sto ultimando. A settembre invece partirà il lavoro di editing insieme allo staff della casa Editrice Indipendente con cui ho firmato. Un thriller psicologico basato sulla storia d’amore di due ragazzi. Uscirà quest’inverno, e chiaramente è basato sulla cronologia della storia d’amore che ha coinvolto, e che tutt’ora coinvolge, me e mia moglie XD

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Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.