Dieci domande a… Lida Bram

Lida Bram è l’autrice di un romance, suo libro d’esordio, che si intitola “Ero lì per te“. Conosciamola meglio in questa intervista.

“Ero lì per te” – Lida Bram

Come nasce la tua passione per la scrittura?

La mia passione per la scrittura nasce in senso inverso, dalla passione per la lettura. Sono una lettrice incallita in generale, di thriller polizieschi e, da qualche anno, anche di romanzi di vario genere, in particolare. Leggo tantissimo, sempre e ovunque! Ho iniziato a scrivere perché ne avevo bisogno, in un periodo molto duro della mia vita, nell’impellenza di ritrovare in me stessa e mostrare agli altri un po’ della positività e dei sentimenti che ho dentro. Non avrei mai pensato di avere il coraggio di pubblicare, ma mi sono accorta che desideravo far conoscere la storia di Maia e Matteo e speravo di far emozionare qualcuno, come io mi emoziono, a volte, leggendo.

C’è stato un autore che ti ha formata e/o influenzata maggiormente?

Alla fine di “Ero lì per te”, nei ringraziamenti, ho elencato alcune autrici che stimo moltissimo e che mi sono state di grande aiuto per la stesura e la pubblicazione del mio libro. Amo il loro stile armonioso, preciso, pieno di dettagli, descrizioni, contesti sempre nuovi. I loro romanzi mi hanno lasciato davvero tanto a differenza di altri, che sono volati via dopo la lettura.

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

L’ispirazione mi viene dalla vita quotidiana, dalla mia o da come immagino possa essere quella degli altri. Una delle mie autrici preferite mi ha dato un suggerimento: “Scrivi di ciò che conosci”, quindi sono partita da personaggi che potrebbero essere reali e che vivono in luoghi che conosco molto bene.

Quando scrivi segui una scaletta o costruisci la trama strada facendo?

Si può dire che vado a braccio quando scrivo? I veri scrittori potrebbero inorridire! Prendo appunti, scrivo le caratteristiche dei personaggi o delle ambientazioni. Appunto dettagli, colori e particolari vari. Faccio ricerche e scrivo, salvo immagini, ma la trama mi viene fuori man mano.

Hai abitudini particolari per scrivere? Orari, luoghi, ecc?

Scrivo soprattutto al lavoro. Ho un’attività aperta al pubblico, quindi posso scrivere tra un cliente e l’altro o in pausa pranzo. Sotto pubblicazione ho fatto anche le nottate a rileggere e a scrivere, ma non è mai diventata un’abitudine.

Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

Quando scrivo penso alle lettrici come me, che vogliono emozionarsi, sentirsi avvolgere dalla trama, dai dettagli, dai dialoghi, che vogliono piangere e arrabbiarsi, ma soprattutto ridere e sentirsi emotivamente coinvolte dalla lettura. Vorrei che il mio libro lasciasse qualcosa alle lettrici e ai lettori, fino all’ultima pagina letta. Mi sento appagata quando arrivano feedback e recensioni e le persone mi dicono di aver terminato il mio libro col sorriso sulle labbra.

Quanto c’è di autobiografico in ciò che scrivi?

Di sicuro c’è tanto di me in questo primo libro: luoghi che mi appartengono o che conosco bene, esperienze vissute, la musica che mi piace. Maia mi assomiglia sotto alcuni aspetti, per altri siamo molto diverse, in ogni caso , pur non essendo un romanzo autobiografico, posso dire che le mie Girls esistono e che ho cercato di immedesimarmi in tutti i miei personaggi per provare a far passare ai lettori sensazioni diverse per ognuno.

Quali tematiche ti piace affrontare?

Mi piace affrontare tematiche attuali. Non riuscirei a scrivere un thriller, un romanzo storico o un fantasy, perché, pur adorando leggerli, non mi sento pronta per scriverne. Però non mi precludo nulla. Spero che la scrittura mi porti anche verso luoghi inesplorati! Aggiungo che ho bisogno di positività, quindi nonostante tira e molla, un po’ di suspance e colpi di scena, sento di voler portare ai lettori messaggi di speranza.

Tre aggettivi per descrivere la tua scrittura.

Questa è difficile! Anche più che scrivere la sinossi! E’ un po’ come chiedere a una madre di descrivere in tre parole il proprio figlio, che invece ha mille sfaccettature e nel quale ha investito il meglio di sé durante la sua crescita, però, dato che mi ci fai riflettere, cercherò di concretizzare. Ero lì per te è: intenso, passionale, emozionante. Possono sembrare aggettivi simili tra loro, ma tutto sta nella chiave di lettura! Le sfumature delle emozioni possono essere tantissime.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho in corso la stesura del mio secondo romanzo che racchiuderà in sé la magia di un vero e proprio viaggio in luoghi lontani e affascinanti, ma anche quella dell’evoluzione di un’amicizia profondissima in qualcosa di assolutamente inevitabile. Ho anche altre due trame in testa, che a tratti mi avviluppano la mente affollata, ma ancora libera di viaggiare!

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Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.