Recensione di “Queho – L’uomo nero dell’ovest” – Christian Sartirana

La recensione di oggi è davvero imperdibile: vi parlerò di “Queho – L’uomo nero dell’ovest” di Christian Sartirana, Black House edizioni.

“Queho – L’uomo nero dell’ovest” – Christian Sartirana

La trama del romanzo è ambientata in Nevada a inizio Novecento. Due eventi, forse correlati tra loro, colpiscono la cittadina di White Crow: un’epidemia sta uccidendo i cavalli dell’allevatore Leonard Cunnigham, mentre la zona è minacciata dalla presenza di un indiano di enormi proporzioni che semina morte ovunque lui si trovi. Il suo nome è Queho. Toccherà a Leonard e a Jane, proprietaria di un saloon, affrontare l’orrore che gli si parerà di fronte.

Inizio subito col dire che questo romanzo mi è piaciuto moltissimo, per una serie di motivi che cercherò brevemente di elencarvi. Innanzitutto mi ha colpita molto l’ambientazione western combinata con una storia horror slasher. L’ispirazione per la creazione di Queho nasce da avvenimenti reali; Queho, infatti, è veramente esistito ed è stato un serial killer nativo americano la cui figura è sempre rimasta sul confine tra storia e leggenda. Christian Sartirana attinge a questa vicenda caricando l’indiano di elementi di orrore soprannaturale.

Le vicende sono raccontate usando due tipi di narrazione differenti, perfettamente integrate tra di loro e alternate una con l’altra. Da un lato ci troviamo di fronte alla tipica narrazione di un romanzo, mentre dall’altro la trama ci viene presentata come se avessimo tra le mani una sorta di copione, con l’indicazione e la descrizione del luogo, i personaggi coinvolti e, a seguire, il dialogo vero e proprio.

Devo dire che la caratterizzazione dei personaggi è ottima, essi sono inseriti alla perfezione nel contesto western che ci presenta l’autore, sono credibili, reali, proprio come i dialoghi. Christian Sartirana trasporta con abilità il lettore in questo mondo, sentirete l’odore del piombo, i cavalli al galoppo, così come vedrete l’orrore crescente che dilaga espandendosi sempre di più fino al terrificante finale.  

È il secondo libro che leggo di questo autore (cercate la mia recensione di “Unborn” se ancora non lo avete fatto) e posso dire che è stato una conferma della sua bravura e della sua abilità nel costruire storie trascinanti, piene di ritmo e azione, in grado di portare il lettore in un altrove ricco di suspance e di orrore. Le trame non sono mai scontate o banali, la narrazione è scorrevole, incalzante ed è davvero impossibile interrompere la lettura del libro perché ciascun capitolo è un gancio che ti trascina a quello successivo.

Ho apprezzato molto la veste grafica, estremamente curata, della copertina, ma anche il praticissimo formato del libro.

In postfazione, poi, è inserito un saggio di Gian Mario Mollar intitolato “Queho: un viaggio nel weird west tra serial killer, mummie e giganti”. Un approfondimento che vi permetterà di apprendere un sacco di informazioni riguardo alla misteriosa figura di Queho.

Ancora tanti complimenti all’autore!

A seguire, come sempre, il link per vedere la video recensione del libro.

https://www.instagram.com/tv/CIYBX5zKGIi/?utm_source=ig_web_copy_link

Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.