Dieci domande a… Ivan Benedetti

Autore di grande talento, Ivan Benedetti ha pubblicato tre romanzi della saga ambientata nell’antica Roma e intitolata “L’aquila e lo scorpione“. Conosciamolo meglio.

Come nasce la tua passione per la scrittura?

Fin da bambino mi sono sempre divertito a scrivere brevi raccontini e storielle, di generi molto differenti: dalle fiabe al fantasy, dal fantascientifico alle cronache di eventi sportivi immaginari. Ma soprattutto racconti storici, ambientati durante qualsiasi periodo, all’interno dei quali mi immaginavo prendere parte ad eventi epocali o semplicemente nei panni di un comune cittadino.

C’è stato un autore che ti ha formato e/o influenzato maggiormente?

Gli autori sono tantissimi, ma dovendo scegliere quelli che mi hanno influenzato maggiormente direi Salgari, Dumas, Puskin, Gogol, Moorcock e Shakespeare.

Dove trovi l’ispirazione per le tue storie?

Da pensieri che si formano autonomamente nella mia testa. Non ho mai dovuto impegnarmi per inventare una situazione o un personaggio in particolare: in un certo senso si inventano da sè.

Quando scrivi segui una scaletta o costruisci la trama strada facendo?

Di solito ho in mente una trama, seppur molto vaga, fin dall’inizio. I dettagli li aggiungo strada facendo, ma in molti casi capita che a forza di modifiche e correzioni, dell’idea originale rimanga ben poco, alla fine.

Hai abitudini particolari per scrivere? Orari, luoghi, ecc?

Assolutamente no.

Qual è il tuo pubblico ideale? A che lettore pensi quando scrivi?

Ad un pubblico che sia il più ampio possibile. Ovviamente il genere, purtroppo, spesso e volentieri tende ad escludere una parte di potenziali lettori, ma a questo problema è difficile trovare una soluzione.

Quanto c’è di autobiografico in ciò che scrivi?

C’è molto poco, in realtá. Tanti piccoli aneddoti di vita vissuta, ma le caratteristiche dei miei personaggi sono del tutto inventate.

Quali tematiche ti piace affrontare?

Mi piace parlare della vita delle persone comuni durante varie epoche storiche, ed immaginare quale dovessero essere i loro pensieri, le loro debolezze ed i punti di forza, le paure ed i sogni, oltre ai rapporti interpersonali.

Tre aggettivi per descrivere la tua scrittura.

Semplice, chiara ed ironica.

Quali sono i tuoi progetti futuri?

Ho appena iniziato un romanzo ambientato a fine ‘600, dopodiché continueró con la mia saga ambientata nell’antica Roma.

* * *

A seguire, la recensione de “La notte degli dei“, il primo capitolo della saga di Ivan Benedetti:


Pubblicato da persa_nei_libri

Amante dei libri e della scrittura, adoro perdermi tra le pagine.