Si tratta di una raccolta di ventuno racconti, ventuno storie surreali capaci di trascinare il lettore in un vortice narrativo nel quale la normalità si mescola con il surreale e viceversa, a seconda del punto di vista con cui ciascuno di noi la osserva.
Il punto estremamente forte di questi racconti è sicuramente l’originalità. L’autore è riuscito a sorprendermi storia dopo storia, mantenendo sempre elevati il mio interesse e la mia curiosità. Mi è piaciuto come, iniziando ogni racconto, fosse davvero difficile ipotizzare un possibile finale o immaginare il percorso narrativo che la trama avrebbe seguito. E ricordiamoci che sto parlando di storie che hanno una lunghezza che si attesta sulle 5-8 pagine soltanto, quindi bisogna saper giocare bene con le parole per riuscire ad inserire anche una certa dose di imprevedibilità.
Il linguaggio utilizzato da Lorenzo Lombardi è chiaro, privo di fronzoli, diretto. Le storie hanno ritmo e la lettura è risultata piacevole e godibile.
Potremmo definire questa antologia come una raccolta di fotografie, immagini di vita quotidiana in cui i protagonisti si ritrovano spesso ad avere a che fare con un accadimento che fa prendere alla trama una piega surreale, un binario che nessuno aveva considerato, una “rottura” della normalità prestabilita. Questo ci porta a riflettere su un interrogativo che non ha una risposta scontata, ovvero: qual è il limite della normalità e da che punto in poi essa non è più considerata tale? E, ancora, chi è in grado di porre questo limite?
Molto bella, moderna e accattivante la grafica della copertina. Vi ricordo che potete acquistare “Storie normali di vite surreali” di Lorenzo Lombardi, Re Artù edizioni, in formato cartaceo o digitale in tutti gli stores online.
A seguire, la video recensione del libro: